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Nicola Salerno: “Alla Salernitana serve continuità, può arrivare tra le prime dieci, non tra le prime tre”

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E’ stato uno degli artefici della rincorsa fantastica della Salernitana nella stagione 2010-2011, conclusa con il raggiungimento dei play-off poi persi in finale con il Verona. Un direttore sportivo con grandi qualità ancora oggi ricordato con stima a Salerno grazie alla sua grande professionalità e attaccamento alla causa granata: stiamo parlando di Nicola Salerno. L’ex ds granata, ora in serie A al Cagliari, interviene telefonicamente durante la trasmissione “Goal su Goal” in onda su LiraTv: “Ho sempre detto che ciò che ho vissuto a Salerno in quell’annata avrebbe rappresentato per me un’esperienza indimenticabile; la porterò sempre nel cuore perché c’è stata unità di intenti a livello di squadra, di città e di tifoseria ed in cui provammo, senza aver nulla da perdere, a raggiungere qualcosa di impensabile“.

Nicola Salerno si sofferma sui protagonisti di quella cavalcata:”Ho trentacinque campionati alle spalle e quindi posso parlare a ragion veduta; vedo ancora parecchi giocatori di quell’anno che giocano con grande rendimento ad alti livelli come ad esempio Peccarisi che gioca in serie B ad Avellino piazzandosi ai primi posti e nella Salernitana non era neanche titolare, oppure Ragusa che sta facendo molto bene così come Fabinho che non sbaglia una partita. Quella era una coppia di esterni devastanti che difficilmente si fermavano in campo. Quell’anno avevamo uno squadrone“. Durante quella stagione in panchina c’era Breda, che sta facendo bene in B con il Latina nell’attuale stagione: “Non avevo dubbi su questo perché è una persona pacata, intelligente, che sa stemperare le difficoltà, insomma un grande intenditore di calcio che ha tutte le possibilità per diventare un grande allenatore”.

Salerno esprime un giudizio sulla Salernitana attuale: “Penso che in Lega Pro sia necessaria la continuità anche perché quest’anno non esiste alcun tipo di difficoltà economica, é chiaro che non c’è la necessità di stravincere nell’immediato, ma si può guardare anche un attimo al bilancio, evitando di fare spese folli; certamente la Salernitana é una squadra che può rientrare tra le prime dieci ma sicuramente non tra le prime tre. É chiaro che alla lunga  credo che stiano costruendo qualcosa perché il difficile é stato vincere il campionato di serie D e Seconda divisione, ovviamente quest’anno potrebbero averlo ritenuto un torneo di transizione anche se ci sono i play-off e non si sa come andranno a finire. Credo che la Salernitana riuscirà a raggiungerli”. Salerno parla dell’esperienza in serie A a Cagliari:”Si lavora con serenità, penso che noi come gruppo ci troviamo nella situazione in cui avremmo potuto fare due-tre punti in più che abbiamo perso per inerzia; tutto sommato stare nella prima metà della classifica ci dá questa consapevolezza di poter raggiungere i nostri obiettivi, però bisogna sempre stare attenti perché le altre che inseguono sono molto agguerrite come il Chievo“. Salerno analizza le lacune della Salernitana:”Penso che sia una questione di continuità perché hanno conseguito prima risultati importanti e poi sconfitte inaspettate come l’ultima con il Prato che non avrei mai pronosticato. Poi la partita é stata anche sfortunata e quando le cose non vanno bene ci sono varie cause, forse i giocatori risentono delle pressioni della piazza”. Salerno, infine, commenta la classe arbitrale:”È necessario aiutare, anche con la prova tv, gli arbitri e i guardalinee almeno nelle situazioni più clamorose come goal-non goal e fuorigioco dubbi, altrimenti si rischia di sollevare veri e propri casi”.

 


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